Nell’articolo ti guiderò nella creazione di una strategia SEO. Il posizionamento SEO è un buon alleato per la visibilità del tuo progetto digitale. Esistono molti modi in fase di consulenza SEO per creare una strategia di ottimizzazione per i motori di ricerca, tanti quanti i settori, il paese e il business di riferimento.
Non esiste una strategia unica, esistono “best practices” che permettono di raggiungere obiettivi di posizionamento, visibilità e traffico profilato. Ogni strategia SEO prima di essere formulata viene preceduta dall’analisi SEO che passa in rassegna tutti gli elementi del progetto web: dalla parte tecnica a quella strategica.
“Una strategia SEO è l’insieme di tecniche di ottimizzazione per i motori di ricerca che mira a raggiungere gli obiettivi di traffico e posizionamento concordati con il cliente. Attraverso queste tecniche, si punta a migliorare la visibilità del sito web, posizionandolo nelle prime posizioni della classifica dei motori di ricerca”.
Come ho già scritto, le strategie SEO sono molto complesse e molto diverse. Una buona analisi e una grande capacità di osservazione del funzionamento del Knowledge Graph e del funzionamento della serp di riferimento è un buon inizio. On page seo, off page seo e seo tecnica costituiscono gran parte di una strategia SEO.
Le strategia on page SEO riguarda l’ottimizzazione di tutti gli elementi di una pagina web (contenuto, struttura tecnica, ottimizzazione dei meta-dati, mobile responsiveness).
L’off page SEO si riferisce alle strategie esterne al proprio sito effettuate per aumentare popolarità e autorevolezza.
La technical SEO studia come miglioare tutti gli aspetti tecnici del sito web (scansionabilità, velocità, indicizzazione).
Un consulente SEO pianifica strategie per aumentare il traffico profilato e il posizionamento online del sito web e abbina on page, off page e technical SEO ad una buona capacità di osservazione per arrivare agli obiettivi di posizionamento.
Tre grandi aspetti costituiscono una strategia SEO:
La seo si declina in:
Le strategie di posizionamento online elencate sono strategie di posizionamento più specifiche. Le tecniche di ottimizzazione per i motori di ricerca variano in base al progetto, al settore di riferimento, alla concorrenza e agli obiettivi.
Le prime fasi di una strategia SEO prevedono:
In questa fase si delinea la natura del progetto digitale insieme a vision, mission e obiettivi. Dopo aver definito i punti chiave del progetto, inizia la fase della ricerca delle parole chiave, la creazione dell’alberatura del sito, la scrittura delle pagine SEO oriented, la programmazione di un piano di content strategy.
Se il sito è online si analizzano questi elementi:
Analizzando e mettendo in atto quanto emerso nella fase degli studi iniziali, si stabilisce la gerarchia degli obiettivi di posizionamento e di visibilità online.
Nel corso della lettura, ti guiderò nella creazione di una strategia seo passo dopo passo. Se il tuo business è da avviare ti rimando agli articoli: analisi swot per il tuo progetto e come fare una ricerca di parole chiave, dove troverai punto per punto l’elenco delle operazioni da fare per avviare il tuo business.
La verifica dello storico di Google Analytics 4, nel nostro caso, è importante per controllare l’acquisizione del traffico organico e individuare le pagine più importanti del nostro sito. Google Analytics è un software dalle innumerevoli possibilità.
Per fare questo dobbiamo entrare nel menù di G4 in Google Analytics cliccare su pagine di destinazione, selezionare il periodo di riferimento, cliccare in alto a sinistra “aggiungi confronto”, selezionare mezzo sessione, il tipo di corrispondenza (in questo caso corrisponde esattamente a) e il valore (nel nostro caso organic)
Come vedi in figura.
Per la nostra strategia SEO ci serviranno queste informazioni:
Dopo aver effettuato questi passaggi, ecco cosa fare:
Verifica se esistono problemi tecnici usando Screaming Frog e Google Search Console. Effettua un controllo della struttura del sito e osserva se la struttura del sito è in linea con gli obiettivi di posizionamento online e scarica il documento contenuto nella mia guida sull’analisi SEO
Quanto è distante dalla Home Page la pagina che rappresenta il business core del sito? Se è più profonda di due clicks, rimedia subito diminuendo la distanza della tua pagina-servizio dalla home page. Esistono landing pages? Hanno priorità nel tuo progetto digitale? Esistono pillar articles ? Sono aggiornati? Hanno un ruolo principale nella gerarchia del sito web?
La comunità SEO afferma che i breadcrumbs sono gli strumenti meno usati per comunicare ulteriormente a Google la struttura del nostro sito web. Attraverso l’uso dei breadcrumbs puoi comunicare costantemente a Google la struttura in cui si trova la tua risorsa e come è collegata con il resto!
Due consigli:
Fai un check dei titles, delle meta-descriptions e dell’url. Questi elementi sono in linea con gli obiettivi di posizionamento? Fai un rapido controllo dell’uso degli h2 tramite Screaming Frog. Effettua un check della velocità desktop e mobile con Google Speed Test. Segui le indicazioni per migliorare la velocità del tuo sito web.
Quando tutti gli elementi tecnici sono funzionanti e in regola, quando la gerarchia degli elementi è ben definita e trasmessa a Google, possiamo dedicarci ad una strategia veloce e dal risultato assicurato e interagire con uno degli elementi SEO più forte in assoluto: il contenuto.
Come ottimizzare il contenuto velocemente e al meglio.
Nell’immagine catturata durante un’ottimizzazione on page di un prodotto “pasta lavamani”, ho notato altre parole chiave non menzionate come: pasta lavamani per meccanici, pasta lavamani professionale, pasta lavamani migliore… Ho inserito queste parole chiave a carattere commerciale nei meta-dati lasciando inalterata la “focus keyword”.
Una tecnica molto banale e sicuramente molto usata, ma non così spesso…
Quando la applico solitamente? Come raccontavo qualche giorno fa, non tutti i progetti hanno bisogno della stessa strategia e dello stesso tempo. Molti rispondono istantaneamente e vanno facilmente a regime.
Applico questa strategia on page di pagina per pagina e ricerca delle chiavi correlate di prodotto, prodotto per prodotto, in caso di progetti che rispondono più lentamente degli altri e che richiedono maggiore dedizione, oppure in caso di progetti già ben ottimizzati per ampliare il raggio di azione di acquisizione nuovi interessanti posizionamenti.
Quando ci approcciamo ad un nuovo progetto web lo analizziamo in tutte le sue parti: mercato, target, competitor, scenario online, struttura e storico…Ma siamo proprio sicuri di esaminare il posizionamento storico del sito?
Mi spiego meglio: analizzare il posizionamento attuale è scontato ed è la prima cosa che si fa durante l’analisi di un sito web. Analizzare i posizionamenti di due o tre anni fa è ancora un’operazione scontata.
Per una combinazione di casi e per una migrazione fatta male, in occasione di un nuovo progetto ho esaminato un calo incredibile: “nulla di nuovo un semplice fioccare di errori 404 e pagine non migrate ripetute che hanno provocato il crollo e la perdita di tantissime prime posizione di interesse”.
Come prima cosa ho reindirizzato le pagine non migrate: anche questa è un’operazione scontata e banale.
La cosa più interessante è stata l’esame dei posizionamenti mese per mese dell’anno 2015. Lì ho trovato intenti di ricerca preziosi, parole chiave secche e chiavi informative realmente preziose e per il quale lo stesso progetto era posizionato. Oggi questi posizionamenti non ci sono più.
Sicuramente con la migrazione molti li recupereremo in tempi brevi. Il fatto però è che non voglio sprecare tutte le altre chiavi di posizionamento informative dell’anno 2015 e degli altri anni perchè mi danno una chiara idea di cosa cerca la buyer persona di questo brand “in modo molto più specifico”.
Questo storico lo aggiungo alla ricerca di parole chiave attuale e poi cercherò di capire come usarlo insieme agli altri dati e in concomitanza alla nuova strategia. In poche parole studia lo storico del vostro nuovo progetto mese per mese e anno per anno: scoprirai dettagli utili ai fini del conseguimento dell’obiettivo.
p.s. non sempre funziona, la maggior parte delle volte troverai gli stessi dati dell’ultimo anno. L’esame però vale sempre la pena farlo.
Le categorie di prodotto sono elementi spesso trascurati e poco curati: la maggior parte delle volte non contengono testo e quelle che lo contengono hanno dei testi poco curati.
Non bastano solo 450 caratteri, è importante lo sviluppo di un testo accurato con un’introduzione del prodotto, informazioni specifiche che rispondano alle famose 5 w (who, what, when, where, why) e che forniscano risposte a tutte le domande degli utenti.
Delle belle immagini in aggiunta completano il tutto, altrimenti il target troverà risposte alle sue domande in altri luoghi.
Riscrivere le categorie conta e porta tanti risultati.
Ecco una parte di una categoria di prodotto di una nota azienda del settore automotive che contiene:
– un testo accurato SEO oriented ( che risponde chiaramente ad un intento di ricerca);
– un carosello di immagini che paragona i modelli.
Effettua un check sui seguenti elementi:
Verifica del CTR
Apri la console di Google, entra in risultati di ricerca, inserisci flag su clicks, CTR, posizionamento. Qui si apriranno le pagine più posizionate e che producono maggiore traffico. Intervieni tempestivamente su quelle che stanno perdendo posizionamento modificandone contenuti (se occorre) e meta-dati. Controlla in ogni pagina in GSC e verifica se esistono perdite di impressions, posizionamento, click.
Miglioramento meta-dati:
Ti lascio una guida dedicata su come migliorare il CTR SEO con consigli e strategie
Implementa i rich snippet per aumentare CTR. Valuta quando è possibile inserirli e se è il caso usando Google Data Hightlighter. Articolo consigliato: moz.com/blog/higher-organic-click-through-conversion-rates-rankings
Misura i progressi usando la comparazione dei dati in Google Search Console
Rispondi a queste domande per identificare il tuo mercato di riferimento.
Fai un rapido check del posizionamento attuale. Studia come potenziare i posizionamenti acquisiti e cercane di nuovi con la keyword research. Intervieni con le attività di SEO on page.
Fai una ricerca di parole chiave per posizionarti o per acquisire nuovi posizionamenti che tenga conto del posizionamento attuale, di quello da conseguire, delle keywords migliori di settore e degli obiettivi del cliente. Longtail keywords, google suggest, intenti di ricerca faranno parte della keyword research.
Osserva il contesto di riferimento delle principali chiavi per cui intendi posizionarti, studia il funzionamento di Google Bert
Tools suggeriti per la tua ricerca di parole chiave:
La mia lista di seo utilities potrebbe fare al caso tuo.
Elabora una strategia SEO che sia in linea con gli obiettivi di posizionamento e che tenga conto dell’obiettivo del business di riferimento, della struttura del sito, delle dimensioni del sito, della quantità di pagine/articoli/prodotti/media da ottimizzare.
Effettua una modifica e una revisione on page degli elementi del sito in base ai criteri emersi in fase di seo audit, di check del posizionamento attuale, dello studio del mercato di riferimento e del target, della keyword research della seo strategy e verifica se sono in linea con gli obiettivi del cliente.
Svolgi un’accurata analisi dei contenuti del sito e dei suoi posizionamenti. Decidi cosa implementare, eliminare o scrivere in base alle necessità del nostro target. Controllare la freshness dei contenuti. Se sei interessato alla content audit checklist, ti consiglio di leggere l’articolo consigliato: www.searchenginejournal.com/content-audit-checklist
I contenuti sono organizzati secondo la strategia topic clusters: pillar content, cluster content, hyperlink?
Il progetto ha bisogno di posizionarsi in un settore molto competitivo?
Se sì implementarli, è importante (leggi anche un piano di content marketing per i tuoi contenuti).
Il lavoro sulla semantica e sulle entità, dati che forniscono a Google maggiore comprensione del testo è una strategia che aiuta posizionamento e visibilità (ti consiglio di leggere intento di ricerca e semantica).
L’aggiornamento costante dei contenuti con nuovi posizionamenti e hot topics migliora il posizionamento dei contenuti e il traffico. Aggiorna i tuoi articoli osservando l’andamento stagionale, i trends del momento e gli argomenti caldi di settore, gli hot topics.
Cura la formattazione del testo e aggiungi una lista puntata con bullet points.
Una lista puntata organizza, offre una sensazione di comprensione generale dell’argomento.
Dedicarsi a un unico punto può essere convincente, ma 10 punti che ruotano intorno a un perno, convincono di più.
Crea una lista di servizi e benefici nel tuo pillar. Le liste accompagnano il lettore alla scoperta dell’articolo.
I paragrafi non possono essere troppo lunghi, ma devono contenere un pensiero compiuto.
Per facilitare il passaggio/collegamento tra i blocchi argomentativi usa dei titoli e delle stringhe di testo graficamente diverse dai paragrafi. Rispetta le buone regole degli header che prevedono un tag H1 dominante seguito da altri titoli h2 con un font più piccolo.
Monitora il posizionamento delle keywords tracciate e inserite nel software seo. Controllane le performances e individuare le strategie per migliorarne la visibilità e l’acquisizione del traffico.
Crea un piano editoriale dei contenuti in linea con gli obiettivi di posizionamento e acquisizione del traffico, stagionale e che tenga conto degli eventi principali di settore e in relazione al brand. Usa le tecniche di seasonal seo e topic clusters.
Con il tempo monitora sempre le performances del progetto con GA, GSC e il tool seo usato per tracciare le performances.
Hai mai sentito parlare di cannibalizzazione degli intenti di ricerca e di semantica?
La cannibalizzazione degli intenti di ricerca intorno ad un argomento, avviene quando ci sono troppi articoli nello stesso blog che parlano di un argomento e lo fanno in modo casuale e frammentario creando contenuti di scarsa qualità.
La cannibalizzazione degli intenti di ricerca avviene quando sempre all’interno dello stesso blog esistono articoli che parlano dello stesso argomento in modo causale senza un’architettura delle informazioni che li classifichi secondo le ricerche dell’utente.
Google non riesce ad attribuire un posizionamento a nessuno di questi articoli che trattano lo stesso argomento in modi differenti e il posizionamento decade o peggio ancora oscilla ogni settimana senza sosta e senza assegnazione di posizionamento in top 10 in nessuna di queste risorse.
Come risolvere questa situazione?
Ci sono intenti di ricerca e parole chiave relative allo stesso argomento distribuite in modo confuso su tanti articoli?
Ci sono le stesse parole chiave che competono per contenuti diversi? Hai una cannibalizzazione di parole chiave.
Se sì devi rivedere la strategia con un piano editoriale SEO e facendo content pruning (eliminando contenuti inadeguati e reindirizzandoli verso il contenuto importante) dopo ricerca di parola chiave.
Questa operazione è da fare con attenzione e preparazione altrimenti provoca danni e peggioramento di posizionamento e visibilità.
Se fatta in modo opportuno è una tecnica SEO di content audit e content pruning che porta enormi vantaggi in termini di traffico e posizionamento sopratutto nei grossi progetti editoriali dove gli articoli sono sempre tantissimi.
I vantaggi sono:
Un sito che gode di fiducia e credibilità da parte di Google e che ha una forte reputazione e conoscibilità del marchio risponde in maniera efficace e repentina ad un intervento SEO (ovviamente un intervento pertinente e necessario).
Sto per affermare esattamente quello che affermano molti SEO, ma con dati testati durante la mia attività quotidiana.
Faccio un esempio…
“L’aggiornamento con le ultime novità sul tema dell’articolo di sito che ha forte trust diventa automatico e migliora subito la visibilità e il posizionamento dell’articolo, l’aggiornamento con le ultime novità sul tema dell’articolo di un sito giovane e privo di popolarità del brand fatica a migliorare il contenuto e il suo effetto non è immediato. L’ articolo migliorerà la sua visibilità ma con tempi più lunghi”.
Sto ripetendo una banalità: “SEO e reputazione del brand vanno di pari passo”.
La SEO può contribuire a costruire la brand awareness di un brand ma non nella prima fase e non istantaneamente: i primi tempi meglio se procedono di pari passi per ottenere risultati in tempi brevi.
Non tutto può fare la SEO.
Vediamo come rimediare in una situazione agli albori e con consigli pratici.
Eccone alcuni:
La SEO è sempre più un sistema integrato fatto di strategie digitali e professionisti che lavorano su fronti diversi per lo stesso obiettivo.
È sempre così? Dipende. In Italia ci sono nicchie e imprese di attività locali che portano risultati incredibili in tempi brevi e con un investimento minimo.
Il mio discorso riguarda sopratutto la SERP competitive e in parte le SERP poco competitive. In queste ultime voglio mettere l’accento sul fatto che le stesse strategie effettuate su brand molto conosciuti rispondono molto più velocemente rispetto alle stesse effettuate su brand poco conosciuti.
Le strategie su brand conosciuti rispondono in tempi brevi, mentre le altre hanno bisogno di più tempo (6 mesi e anche un anno).
I risultati di un buon lavoro svolto arrivano sempre anche dopo tanti mesi: il punto è che bisogna saper aspettare e continuare a lavorare con lo stesso ritmo e lo stesso entusiasmo nel frattempo (questo aspetto è meno facile da sviluppare e qui entrano in campo pazienza e tenacia).
Lavoro di squadra e risultati che arrivano nel medio lungo periodo: ecco cosa sto constatando in questi ultimi mesi per quanto riguarda i settori molto competitivi.
La grande sfida è iniziata con l’AI generativa e Google I/O. Tornano centrali azioni ritenute non strettamente necessarie fino a qualche tempo fa. Parlo di digital Pr e di tutte le azioni SEO offsite.
La SEO deve essere inserita in una strategia SEO multicanale. La SEO inserita in una strategia multichannel gioca un ruolo essenziale.
La SEO ha un ruolo chiave per la definizione della strategia digitale e multicanale perchè il suo approccio è analitico e guidato dai dati, intercetta il viaggio del cliente dagli inizi fino alla fine, analizza tutti gli elementi che ruotano intorno al business, individua intenti di ricerca e parole chiave esatte dopo l’analisi del buyer e organizza tutti questi dati in pianificazioni editoriali che possono essere poi usate per il blog, per il podcast e per i social media (con le dovute differenze). Buona lettura!
Implementare una strategia SEO multicanale e multimediale è fondamentale dopo l’avvento di Google SGE.
È semplicemente una strategia digitale comunicata attraverso diversi canali digitali come i canali social la SEO, l’email marketing, le sponsorizzate ADV e altri media che insieme creano la multicanalità e la strategia omnichannel.
La strategia multicanale integrata è una strategia vincente perché prevede l’uso di tanti canali di comunicazione diverse con le proprie peculiarità e scelti in maniera pertinente in relazione al proprio business e ai propri obiettivi di riferimento.
Lavorando con molti clienti e confrontandomi spesso con essi e con le loro esigenze è emersa una problematica comune: in tanti non addetti ai lavori non sanno da quale canale iniziare, cosa fare per promuovere il proprio business online in modo digitale. Non è semplice per loro districarsi.
Non hanno tutte le conoscenze SEO, ma neanche di social media marketing, di copywriting, di podcasting e di chi più ne ha più ne metta.
Quindi è necessario un chiarimento, una guida, un professionista che li guidi alla scoperta delle caratteristiche di ogni canale social o SEO.
I clienti hanno bisogno di una strategia di marketing e digitale e solo dopo possono scegliere i canali digitali per promuoverla al meglio.
Chiariti gli obiettivi di business, la vision e creata la brand identity si può procedere con una strategia digitale multicanale.
La SEO ha un ruolo determinante in questo processo perchè il suo approccio è guidato dall’analisi di tutti gli elementi che ruotano intorno al progetto web e dopo dall’azione guidata dai dati.
Sono tre le azioni principali di una strategia SEO
La ricerca di parole chiave e la mappatura degli intenti di ricerca e la definizione degli obiettivi di business e la comprensione se tutto nel progetto è allineato agli obiettivi completano il tutto.
La SEO contribuisce alla definizione di una strategia digitale
In questo caso, naturalmente, tratterò la SEO, che è la disciplina che si occupa dell’ottimizzazione dei motori di ricerca per parole chiave per posizionare le parole chiave nei motori di ricerca secondo gli obiettivi di posizionamento business per primi.
Qual è il nostro ruolo della SEO nella strategia multicanale?
Una strategia multicanale si può declinare in vari modi con la SEO per attirare i clienti da Google, con i social media e attraverso Instagram o Facebook per attrarre followers e con l’email marketing per fidelizzare gli iscritti.
L’email marketing è un mezzo più intimo e particolare per creare una relazione di fiducia e sviluppare una relazione professionale.
Poi ci sono altri canali come il podcastingche sviluppano una relazione intima attraverso l’uso della voce.
I canali principali di una strategia multichannel sono:
Come integrare questi canali in maniera intelligente e profittevole?
La SEO è una componente chiave nella strategia multicanale, perché attraversa il viaggio dell’utente.
Il viaggio dell’utente o customer journey risponde a diversi tipologie di intenti di ricerca e può intercettare l’utente nelle sue varie ricerche di consapevolezza e di considerazione di decisione finale.
Come sapete ogni topic o argomento viene cercato in maniera differente a seconda della consapevolezza che si ha di un determinato argomento.
Facciamo un esempio nelle nostre prime ricerche la sera sul divano quando cerchiamo qualcosa che non conosciamo le nostre ricerche sono elementari. Poi via diventano raffinate e precise. Poi in un secondo momento studiamo bene il prodotto e l’esperienza di esso, il servizio e le sue caratteristiche scegliamo cosa acquistare.
Con la SEO questo si può intercettare tutto questo processo e le parole chiave associati ai diversi stadi di ricerca
I benefici della strategia multicanale con la SEO sono il retargeting, l’email marketing, le conversioni, l’acquisizione di nuovi prospect e lead, la conoscenza di parole chiave e intenti specifici, la delineazione del buyer e le idee per la pianificazione editoriale SEO, social e podcast guidata dai dati.
Il retargeting combacia perfettamente con la SEO: una persona che è già venuto sul nostro sito può essere intercettata in un secondo momento. Conosciamo bene come si muove, quali sono le sue parole chiave di riferimento. Possiamo utilizzare i dati con le campagne sponsorizzate e con annunci targettizzato e questo lavora molto bene.
L’email marketing è un’altra strategia molto potente combinata con la SEO. Perché una persona che viene a visitare il tuo sito web, magari se non compie una conversione o una telefonata, che naturalmente sono gli obiettivi più desiderati, si può iscrivere alla newsletter, sviluppare, seguirti e sviluppare un rapporto di fiducia nel tempo. La SEO si combina molto bene con la email marketing.
Con la SEO e con il blog acquisisci iscritti alla newsletter, ascoltatori Podcast nuovi follower, conversioni dirette.
Con la SEO si individuano le parole chiave specifiche, proprio quelle parole chiave specifiche che rispondono esattamente alle richieste dell’utente.
Con la SEO si delinea l’identikit della persona, e si individuano le idee utili nella pianificazione editoriale.
Ci sono tantissimi modi per farlo, ma oggi voglio parlarti di una semplice strategia davvero efficace.
Apri Google Search Console e vai su rendimento:
-clicca query più frequenti sotto il grafico a destra;
-simula le domande che iniziano who, what, where, when, why (chi, come, cosa, quando e perchè).
Ecco un esempio: ti mostro il grafico di Google Search Console collegato al mio sito web. Nell’immagine puoi vedere cosa accade quando digito “cosa“.
Ecco cosa mi viene restituito:
– seo cosa fa;
– cosa fa un seo specialist;
– seo specialist cosa fa;
– cosa fa il consulente seo;
– cosa fa un consulente seo;
– cosa fa il seo;
– seo cosa è;
– competenze seo cosa sono;
– cosa è il seo;
– seo manager cosa fa…
Queste sono alcune domande che intercetto con il “cosa”.
Ed ora cosa faccio con questi intenti? Controllo se nei miei contenuti ho dato una risposta esaustiva e completa alle domande. Se l’ho fatto non aggiungo altro, se non l’ho ancora fatto, sviluppo una strategia per intercettare queste domande.
Questa è una strategia efficace perchè il sito è già ben posizionato per queste ricerche: “posso aumentare facilmente la visibilità e il mio posizionamento pianificando bene i miei contenuti in base a questi intenti”.
Questo è solo uno dei tanti modi per sondare gli interessi del mio target. Un SEO specialist sa bene come sondare gli interessi del target e come intercettarli. Questo è uno dei percorsi più affascinanti della strategia SEO perchè è una continua scoperta.
Queste idee si possono utilizzare quando si crea un piano editoriale SEO e di content strategy, in un piano di puntate podcast e per i canali social. In maniera diversa però: possiamo declinare un argomento in modo differente, ad esempio sui social saremo più ludici. Dieci errori da evitare, le dieci cose da fare, quelle da non fare.
Tutto questo è guidato dai dati “data driven” e con obiettivi di posizionamento e intercettazione del cliente.
Prima della SEO dobbiamo anteporre lo sviluppo della popolarità del brand.
Immaginarsi nuovamente come un ufficio stampa tradizionale online che lavora per la promozione del brand e delle sue iniziative: questa la strada.
Vediamo nel concreto cosa fare nel nostro piccolo con la SEO:
Le entità del brand vengono chiamate comunemente “brand entity”. Ecco io partirei da qui per fronteggiare Google I/O.
Il business ha bisogno di LOCAL SEO? Se sì crea la pagina GMB e ottimizzarla secondo le best practices di local seo
Consulta la tavola periodica dei fattori SEO.
Se credi che ancora possa mancare qualcosa ai tuoi contenuti, consulta la tavola periodica degli elementi di una completa strategia di Content Marketing.
La SEO è una disciplina in costante aggiornamento. Informarsi sulle novità del settore e frequentare corsi di digital marketing è di fondamentale importanze per restare a passo con i tempi e, nei casi più fortunati, per prevedere gli scenari digitali. Se sei interessato ai SEO trend e alle principali tendenze SEO del 2023 clicca qui
Se vuoi sapere come prepararti per l’avvento di SGE leggi la mia guida: Google I/O e SGE: tutto quello che devi sapere
Ogni consulente SEO ha le sue strategie davanti alle necessità di migliorare il posizionamento online del sito molto velocemente. Con Google Search Console e Semrush, in questa guida troverai applicazioni pratiche, strategie e metodologie per aumentare velocemente il traffico del tuo sito web.
Le FAQ sono uno strumento molto prezioso in una strategia SEO, ne esistono di diversi tipi e per diverse esigenze. Da inserire in Home Page, nella apposita sezione FAQ o in fondo ad ogni articolo sono uno strumento irrinunciabile per rispondere alle necessità di Google e sopratutto del nostro utente. Leggi la guida dedicata: FAQ e SEO
Le regole EEAT e le competenze di un autore sono sempre di più correlate.
I contenuti che rispecchiano Experience, Expertise, Authoritativeness, Trusthwortiness sono sempre più richiesti da Google. Come scoprire se il mio sito è in linea con i requisiti EAT? Ti lascio la mia guida dedicata al tema EEAT e Authorship Autore: guida completa per una reputazione a prova di Google.
Usa l’AI e l’intelligenza artificiale per fare SEO. Sonda bene contesto, mercato, target competitor con l’uso dei prompt.
Esistono prompt per fare ricerca di parole chiave, analisi della buyer persona, creazione di piani editoriali, metadescrizioni e title SEO oriented e tantissimi altri task. Ho ordinato i prompt per la SEO per funzionalità e puoi scaricare la mia lista con oltre 50 prompt per la SEO nella guida dedicata: SEO e AI guida all’uso con prompt SEO
Aver traffico che non converte non migliora conversioni, acquisizioni lead e azioni in pagina.
Stabilito l’obiettivo della strategia di marketing e della pagina, è necessario predisporla alla conversione.
Molto importante ottimizzare il tasso di conversione con la CRO, la tecnica di conversion rate optimization abbinata alla SEO. Ho creato una guida, e una checklist per te che prende in rassegna tutti gli elementi on page che favoriscono la conversione. Scaricala al link
FAQ
È importante far trascorrere qualche giorno dal termine degli aggiornamenti, consultarsi con altri professionisti, documentarsi su ciò che è accaduto su fonti autorevoli come Semrush, Moz, Sistrix che analizzano un campione di siti web e fanno un’analisi dei principali settore sui perdenti e sui vincitori dell’aggiornamento, monitorare i progetti web e iniziare ad avere una visione più ampia del tutto.
In caso di update di Google e perdita di posizionamento non leggere gli aggiornamenti che rilascia Google: sto scherzando ovviamente, ma dobbiamo ammettere che Google rilascia sempre i soliti aggiornamenti che riguardano la brand authority, la qualità del contenuto, la brand popularity, l’autorevolezza del dominio…
Non fraintendermi sono elementi importantissimi, ma meglio un confronto con la rete dei professionisti, l’analisi di una mole di dati non indifferenti e poi l’applicazione della strategia elaborata su dati reali e su una visione di insieme.
La maggior parte delle volte il sito ritorna a regime dopo l’aggiornamento in automatico.
Può capitare che questo non accade ed è il caso di passare in rassegna elemento per elemento insieme a quanto scritto sopra.
Mai farsi prendere dal panico e mai essere avventati aiuta a risolvere la perdita con lucidità.
La prima causa dei cali di traffico organico e da Google è la perdita di ranking e dei posizionamenti delle parole chiave importanti per il sito web. In quel caso consiglio un’analisi SEO per risalire alla causa della perdita di traffico da Google.
Perdita di traffico organico con posizionamento stabile
Il traffico organico che diminuisce con il posizionamento delle parole chiave stabile è un altro fattore che può far contrarre traffico e visibilità del tuo sito web. Il traffico organico e da Google con posizionamento stabile decade quando:
Di frequente sto notando tantissime nuove funzionalità della prima pagina di Google con sempre maggiore frequenza. Google dopo l’avvento di ChatGPT sente maggiore pressione e sta cambiando e aggiornando di frequente il motore di ricerca.
Mister G ha annunciato che renderà la ricerca più visuale e interattiva e per causa di forza maggiore il traffico organico dei siti web si contrae. Andremo incontro ad una minore acquisizione di traffico organico a causa di tutti questi cambiamenti.
Spesso cambiano le abitudini degli utenti in base alla stagionalità, ai grandi cambiamenti della società (Covid e cambiamenti climatici) e ad altro e questo porta ad una contrazione del traffico organico perchè la parola chiave in oggetto diminuisce le ricerche.
Tornando alla contrazione del traffico organico, è importante monitorarne l’andamento negli anni con Google Search Console perchè non è semplice individuarla.
Come individuare la perdita di traffico organico
Fai un confronto di almeno un anno con Google Search Console e paragona di CTR e posizione, oppure CTR e impression.
Se il sito web è affetto da queto problema si osservano i primi riscontri e potresti osservare due casi:
Il problema è che la SEO è sempre più complessa, il traffico dai social è sempre più difficile, le sponsorizzate rendono di meno, la newsletter richiede iscritti…. La SEO richiede pazienza e perseveranza. Non è calcolabile in un periodo di 3 mesi e richiede fermezza. È un canale da presidiare perchè il suo rendimento è davvero alto e fa la differenza da sola per i piccoli progetti e in una strategia multichannel per i grandi progetti.
Esistono anche i canali di ricerca verticali come Pinterest, Amazon Booking…