EEAT e Authorship Autore: guida completa per una reputazione a prova di Google!

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Luisella Curcio

Sono SEO Specialist in Italia e all’estero dal 2013. Mi occupo di SEO tecnica, SEO Strategica e content strategy. Collaboro con agenzie digitali e clienti, lavoro con team diversi insieme ad una grande rete di professionisti. Segui il mio podcast "La SEO al tempo di un caffè" e iscriviti alla mia newsletter. Mi trovi anche su LinkedIn. Buona lettura!

EAT o meglio EEAT sono i nuovi parametri Google introdotti da Google per la valutazione dei contenuti: esperienza,  competenza, credibilità  affidabilità di un autore o dell’intero sito web. “Credo che questa sia la novità più importante e da tenere d’occhio sopratutto nei progetti editoriali”.

Non parlerò a fondo di EEAT perchè trovi le linee guida sull’articolo di Google a questo link) ma di come viene identificata e rilevata da Google. Oggetto dell’articolo saranno invece consigli su come migliorare la reputazione per aumentare la credibilità e la visibilità online e su come scrivere un contenuto EEAT. Scopriamo insieme cos’è l’authorship autore, come google identifica l’esperienza dell’authorship autore, come misurare l’EEAT del nostro contenuto o del nostro sito web.

Buona lettura!

Authorship Autore: di cosa si tratta

L’Authorship Autore è un sistema di identificazione dell’autore del contenuto rilasciato da Google. Oggi è un elemento SEO sempre più importante che influisce sul Ranking e sul posizionamento: lo dice Lily Ray al MozCon. Le regole E.E.A.T e la competenze di un autore che scrive un articolo influenzano la SEO e sono a tutti gli effetti un elemento di posizionamento.

A pubblicare lo studio è Lily Ray su Amsive.

Come Google identifica l’esperienza e la competenza di chi scrive

Naturalmente attinge alla sua biografia ma ciò che conta di più sono le maggiori entità con cui Google entra in contatto. Ad esempio: “per un autore che scrive di economia e finanza sul il Sole 24 Ore in Italia, il Sole 24 Ore è un’entità determinante e riconosciuta da Google”. Secondo Lily Ray l’entità con cui collabora è più importante della biografia dell’autore stesso. Attraverso le entità che costituiscono la sua biografia Google comprende la competenza in materia.

Se vuoi simulare il funzionamento del Knowledge Graph mentre rileva le entità SEO utili per definire e identificare l’autore ecco il link dello strumento: demo.nl.diffbot.com

COME GOOGLE CLASSIFICA EEAT

 

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Come Google Classifica gli elementi EEAT

Scoprire come Google classifica gli elementi in base ai requisiti EEAT  porta a studiare i meccanismi del Knowledge Graph in modo molto approfondito e a scoprire molti altri aspetti del suo funzionamento.

Analizziamo un elenco sugli elementi da considerare per migliorare questo importante elemento indiretto SEO.

Gli elementi off-site da considerare per migliorare la nostra EAT:

  • le recensioni (quante ne abbiamo, dove sono e chi parla di noi?);
  • giornali e testate (ci sono giornali e testate che ci citano, quali sono e quante sono);
  • siti di recensioni (siamo presenti su TrustPilot, TripAdvisor e altri….);
  • presenza su wikipedia;
  • qualità dei link (abbiamo link di settore autorevoli che parlano del nostro brand e ci linkano);

Gli elementi on-site:

  • referenze (abbiamo referenze all’interno del nostro sito web, qualcosa che qualifichi la nostra competenza in materia);
  • recensioni on-site;
  • link in uscita rilevanti;
  • about us page (questo elemento è molto rilevante);
  • segnali di riprova (da quanti anni facciamo questo lavoro, quali sono gli elementi che ci qualificano come esperti…);

Entità correlate:

  • autori (dove scrivono, sono chiari le fonti dove contribuiscono, per chi scrivono..);
  • qualifiche del team (sono elencate?);
  • la biografia degli autori;
  • l’esistenza dei dati strutturati;
  • la presenza del knowledge panel;
  • wikidata (una fonte importantissima per Google e per la ricostruzione delle entità);
  • la proprietà del sito (è chiaramente comunicata?);

Contenuti:

  • obiettivo del contenuto;
  • aggiornamento;
  • accuratezza;
  • naturalezza e tone of voice.

Lavorare su ognuno di questi elementi non è tempo perso e apporta grandi risultati nel lungo periodo. 

Come migliorare la reputazione degli autori di un sito?

  • costruisci le presenze SEO degli autori;
  • inserisci nelle biografie importanti e rilevanti entità;
  • inserisci elenchi puntati e claim accattivanti che denotano la professionalità dell’autore con la foto;
  • trascrivi i contenuti video e podcast degli autori;
  • studia se il sito in generale e in tutta la sua struttura denota EAT (nelle categorie, nelle pagine, negli articoli….)

Vediamo le principali domande da porci per comprendere se l’aggiornamento può avere un impatto sul nostro contenuto:

  • il contenuto è scritto e pensato per i motori di ricerca prima che per gli utenti?
  • i tuoi contenuti sono un sommario di altri contenuti senza valore
  • hai deciso di parlare di temi senza averne reale padronanza?

Se hai risposto sì a tutte queste domande dovresti rivedere tutti i i tuoi contenuti.

Esperienza

Come dimostrare esperienza secondo i parametri EEAT

Experience

L’esperienza si riferisce all’esperienza diretta del creatore del contenuto con quanto sta scrivendo. L’esperienza è stata aggiunta all’acronimo E.A.T. ed è probabile che Google abbia aggiunto la seconda E per sottolineare l’importanza dei contenuti creati dall’uomo. Cosa scrivere in un contenuto che soddisfi i parametri E.E.A.T Qual è l’esperienza personale dell’autore con l’argomento di cui sta scrivendo? Cosa pensi a riguardo, quali esempi riporti? Quali test e come hai affrontato risolto le problematiche relative all’argomento.

Un linguaggio che riflette segnali di esperienza diretta che dia fiducia sia per Google che per i lettori.

L’intelligenza artificiale non può sperimentare il mondo reale pensa a come rendere i tuoi contenuti più visibilmente umani.

Questo è il mio approccio quando pianifico e gestisco i contenuti del blog dei clienti in ottica SEO.

Non solo SEO e contenuti costruiti per ottenere posizionamento, ma sopratutto contenuti personalizzati per ottenere fiducia dai lettori e da Google.

Competenza

Come dimostrare competenza nella scrittura degli articoli 

La competenza (Expertise seconda E dell’acronimo E.E.A.T.), si riferisce alla competenza dell’autore in materia e alla conoscenza dell’argomento che tratta nell’articolo.

Per dimostrare competenza bisogna illustrare il processo che ha portato alla scrittura dell’articolo se è possibile e includere foto e video che mostrano la competenza in materia dove l’autore in quel momento esatto mostra un punto saliente dell’argomento trattato.

La domanda alla quale rispondere è: ho dimostrato la mia competenza nella risorsa e in che modo?

Io aggiungo che anche fare l’embed di una puntata podcast che tratta l’oggetto dell’articolo può dimostrare competenza.

  • Cura la pagina autore

  • Inserisci i dati strutturati dell’autore

Autorevolezza

Come dimostrare autorevolezza nella scrittura delle risorse online?

La penultima lettera dell’acronimo EEAT ci suggerisce di essere o diventare autorevoli e dimostrarlo nella nostra risorsa online: articolo o pagina che sia.

L’autorevolezza però non riguarda solo la stesura dell’articolo ma riguarda tutto il sito web, l’autorevolezza dell’intero progetto web.

In questo caso entrano in gioco la popolarità del dominio, i link in entrata.

Un sito conosciuto da Google e dagli utenti gode di maggiore autorevolezza.

Dopo aver soddisfatto tutte gli altri parametri di qualità (negli stati scorsi ne ho parlato), per dimostrare autorevolezza oltre al profilo ben curato, all’uso dei media e del punto di vista, all’uso di immagini e video personalizzati è importante che la risorsa sia autorevole per link in entrata e notorietà della stessa.

Un questionario per valutare la bontà dei contenuti

Se i dati analytics dopo il rilascio del Google Helpful Content Update non tornano fra qualche settimana o mese (di solito gli aggiornamenti vengono rilasciati in USA e piano piano vengono aggiornati in tutte le lingue).

Ecco un questionario a cura di Aleyda Solis  che ti aiuterà a comprendere la bontà dei contenuti:
docs.google.com/spreadsheets/d/12-F9Z4NzDADOFRQtOiN-CtjY2aaqj-R5CcrJNCuTha4/edit#gid=0 

EEAT e dati strutturati

Si può dimostrare EEAT con i dati strutturati?

Ecco come fare: