Luglio per me è il mese della riscoperta delle piccole cose. In questo periodo per avere delle idee, sono sempre in cerca di stimoli e di nuove strade da percorrere…
Anche questo è una fatica, una fatica bella intendiamoci, ma non immediata e semplice. Sto leggendo molti libri, alcuni di narrativa, altri che parlano di creatività.
Non credo che si possano trovare libri o metodi che ti insegnino la creatività, però esistono libri che offrono spunti interessanti.
Dove trovo il tempo di leggere tanti libri lavorando in media nove ore al giorno? Rubo due pagine di lettura al giorno mentre spadello, quando sono alla fermata dell’autobus, al mattino mentre bevo il caffè, la sera prima di andare a dormire. Insomma durante una vita fatta di incastri…
I libri si possono portare ovunque e nel val la pena. È come portarsi dietro il peso delle storie…
Il pensiero creativo in una conchiglia…
Ritornando a noi. Stavo dicendo che Luglio è il mese della scoperta delle piccole cose… Le belle idee non arrivano quando sei in fuga, ma quando sei presente a te stesso. Come? Osservando le piccole cose…
Ad esempio, ho scoperto il pensiero creativo in una conchiglia… Ora ti spiego…
Raccogliere dei sassi, delle conchiglie, osservare un fiore, un tramonto, un sorriso. Sono piccoli dettagli che aprono enormi mondi interiori. Queste non sono osservazioni personali, ma gli ultimi insegnamenti che ho appreso da varie letture e che voglio condividere con voi.
Se vi dico che in quella conchiglia ho sentito il canto delle sirene mi credete?
Ogni mattina, da ormai due mesi appena mi sveglio, scrivo tre pagine al mattino di getto in pochissimo tempo. Questo è un piccolo processo creativo che serve per essere sempre presente a sè stessi e prestare attenzione a quelle piccole cose alle quali ormai non prestiamo attenzione più.
Oggi indossa il vestito più bello che hai e al ritorno dal lavoro, percorri la strada più lunga e perditi nei dettagli che incontri lungo il tuo cammino, proprio come farebbe un bambino.
In fin dei conti lo straordinario è nascosto nell’ordinario, neanche tanto nascosto…. Poi fammi sapere, sono tutta orecchi…[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text][breadcrumb][/vc_column_text][vc_column_text]
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