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Uso consapevole del web e parole al ribasso

uso consapevole del web 2

Quando sei quasi di buonumore dopo una giornata pesante, mentre sei intento a fare qualcosa di bello. Quando canti a squarciagola con la radio accesa e passa il giornale radio….

Quando passi al piano b e spegni la tv, eviti le fake news sullo stream di Facebook, ignori le bufale dei messaggi su whatsapp, ma loro sono sempre lì e arrivano dritte come un pugno:”sono le parole al ribasso”.

Parole al ribasso è una definizione che mi sono inventata di sana pianta. Mi riferisco a quelle parole che ti trascinano in una dimensione ristretta, a quei termini che dividono, isolano, che creano un mare di frustrazione e tanti piccoli mondi solitari chiusi. Parole senza vie di fuga.

Le parole al ribasso non offrono scampo, sono quelle degli uni contro gli altri, funzionano per sottrazione e non per addizione.

Sono generiche, giudicano e non comprendono, etichettano senza competenza in materia.

Uso consapevole del web

Per lavoro osservo molto le parole, sopratutto quelle online e da tempo vorrei esprimere cosa penso su quello che accade ogni giorno online con le parole.

Bene, è arrivato il momento di farlo. Credo sia giusto prendere posizioni chiare e far sentire la propria voce per un uso consapevole del web, mentre fuori c’è il caos.

Con questo non voglio ergermi su un piedistallo, sono imperfetta e faccio errori, però prima di esprimere qualcosa su una materia che non mi compete, cerco di pensarci almeno due volte e, quando possibile ne ometto il giudizio. Credo che siano più importanti gli esempi che i giudizi. Quelli belli.

Corretto utilizzo del web

Se credete che le parole al ribasso non abbiano nessun effetto, vi sbagliate.

Le parole creano le realtà, e se non lo fanno la condizionano. 

Pensaci bene: “se i fatti delle notizie non vengono trasmesse, raccontate, scritte, non esistono“. Come vengono raccontate, fa la differenza. Come vengono commentate fa la differenza.

Come leggono le persone sul web?

Le persone raramente leggono online secondo la ricerca di NN group How people read online, piuttosto scannerizzano.

come le persone leggono sul web

Un tempo la lettura era quasi prevedibile, adesso l’andamento è a zig zag e si sta complicando sempre di più.

Il comportamento degli utenti sul Knowledge Graph.

Con il cambiamento del Knowledge Graph, cambia anche la modalità di cercare una notizia. 

Con l’introduzione di nuovi elementi come il box people also ask, le tabelle, le immagini, la ricerca cambia ulteriormente.

I commenti sulle fake news scritti sotto l’onda emozionale, possono generare ancora più caos.

Commentare notizie false, oppure esprimere opinioni su fatti di cui non abbiamo una conoscenza approfondita, abbassa il livello di comunicazione, di informazione e di conoscenza in generale. Sai perchè?

Perchè questo sbaglio lo facciamo tutti e siamo in tanti, tantissimi. Così ogni giorno, va avanti lo spettacolo dell’assurdo.

Secondo Science post, il 70% degli utenti social commenta un articolo leggendo soltanto il titolo.

Uso consapevole dei social network

L’uso consapevole dell’uso dei social network è fondamentale. quando si scrive online, non è esattamente come scambiare quattro chiacchiere davanti ad un caffè. 

Non aggiungo altro: stai semplicemente scrivendo parole ed esprimendo idee che sono alla portata di tutti.

Quello che scrivi online rimane e può essere valutato da un potenziale addetto per la ricerca del personale e da chiunque abbia intenzione di farsi un’idea più approfondita di te.

Le parole al ribasso stancano, avvelenano gli ambienti. Non mi riferisco solo all’hate speech.

Possono avvelenare gli ambienti reali e quelli online anche le fake news, il cyberbullismo, l’uso inconsapevole dei social, il body shaming e i commenti carichi di odio.

Per contrastare le parole al ribasso personalmente, ho inventato vie di fuga, aumentato le letture personali e i sogni ad occhi aperti. Non posso più vedere questa realtà.

Voglio leggere parole che uniscono, che creano mondi, e regalano bellezza e le parole al ribasso spesso lo impediscono.

Per questo scelgo di non ascoltarle. Ho bisogno di intravedere orizzonti e paesaggi ampi.

Tu sei responsabile, prima di pronunciare parole al ribasso, pensaci almeno due volte.

Poi se ti va dille pure. Non posso impedirtelo.

Scelgo di non ascoltarti.

Luisella Curcio

Luisella Curcio